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Salice salentino

Il comune di Salice Salentino

Qualunque sia la vostra idea di vacanza, il Salento, rinomato per le sue spiagge e terra ricca di cultura e tradizioni, soddisferà ogni vostra esigenza.

La costa salentina adriatica con le falesie a picco sul mare color cobalto, le piscine naturali e le grotte, vi regala panorami suggestivi e selvaggi, mentre la costa ionica con le sue spiagge bianche e acque cristalline vi offrirà paesaggi caraibici.

Se siete amanti dell’arte, rimarrete sicuramente incantati dall’arte barocca della bellissima Lecce.

Gli scorci e i vicoli nascosti dei borghi situati nell’entroterra, vi faranno respirare atmosfere magiche.

Hanno molto da raccontare in termini di storia e tradizioni, anche i caratteristici paesini e oggi vi porterò alla scoperta di uno di questi, Salice Salentino, un piccolo centro in provincia di Lecce.

Dove si trova il comune di Salice Salentino?

Situato nella zona centrale del Salento, nella terra d’Arneo, Salice Salentino terra del vino e dell’olio, segna il confine con le province di Brindisi e Taranto, dista circa 20 km da Lecce e confina con i comuni di Campi Salentina, Veglie, Nardò, Avetrana e San Pancrazio.


Il primo documento in cui compare il nome Salice, è un diploma del Duca di Puglia Ruggero “il Normanno” risalente al 10 aprile 1102.

Era originariamente un antico Casale medioevale, fondato dai monaci basiliani partendo dalla costruzione di una cappella dedicata a San Nicola.

Salice sorgeva sulla foresta oritana, caratterizzata dal terreno melmoso e dalla presenza di molti alberi di salici (da cui si ipotizza ne prenda il nome) e ciò lo rendeva un luogo ambito per la caccia sia di selva che di palude.

Era situato sul confine tra le terre del Principato di Taranto e la Contea di Lecce, un’ottima posizione per le attività e gli scambi commerciali.

Queste caratteristiche gli permisero di divenire ben presto prospero e fiorente, tanto che nel 1294, fu elevato al rango di Baronia e affidato a Pandolfo Aldemorisco.

In base ai documenti esistenti, probabilmente dalla metà del XII secolo ebbe inizio la cronologia feudale. Uno dei primi feudatari fu Tommaso da Salice.

Nel 1392 passò sotto il dominio di Raimondello Orsini Del Balzo, il quale diventato Principe di Taranto e della Terra d’Otranto fece costruire un suntuoso castello, in seguito trasformato in abitazioni private.

Gli anni dopo la sua morte, furono anni difficili per Salice, le guerre tra casati, il governo del Viceré spagnolo e infine la peste e il terremoto ridussero il paese in miseria.

Nel 1569 passò nelle mani di Giovanni Antonio Albricci, che per la sua capacità di ottimo governatore, ottenne il titolo di Marchese di Salice dal re di Spagna Filippo II.

A lui si deve la costruzione del Convento dei Frati Minori iniziata nel 1587.

All’inizio del XVII subentrarono gli Enriquez. Furono nuovamente anni difficili per i salicesi costretti a pagare forti dazi al governo spagnolo e ai ricchi feudatari.

Degli Enriquez ricordiamo Gabriele Agostino, per i restauri di abbellimento apportati al Convento dei Frati Minori e, per l’istituzione della “Fiera della Madonna della Visitazione”, che dal 1662 continua a svolgersi ancora oggi.

Dal 1749 al 1845 Salice fu sotto il dominio dei Filomarini – Enriquez.

Successivamente la dominazione spagnola cessò e si affermò il Regno delle due Sicilie, ma nonostante le riforme di Carlo III di Borbone avessero portato ad un rinnovamento del Meridione, la popolazione continuò a lottare ancora con la fame, la miseria e le epidemie.

Cosa vedere a Salice Salentino?

Salice presenta diverse architetture religiose e civili, come i resti della “Casa del Re”, un tempo dimora di Raimondello Orsini del Balzo e della moglie Maria d'Enghien.

Uscendo dal comune, vi ritroverete nella bellissima campagna salentina, dove il tempo sembra essersi fermato.

Nell’alternanza delle grandi distese di ulivi e vigneti, di fichi d’india e di mandorli, che spiccano sulla caratteristica terra rossa, incontrerete le tipiche Masserie, le famose “pajare” e i muretti a secco.

Cosa vedere a Salice Salentino?

Spostandovi verso la costa ionica, a soli pochi km, incontrerete le spiagge paradisiache di Porto Cesareo, come la rinomata Spiaggia di Punta Prosciutto e le bellissime Torre Lapillo, Torre Castiglione, Sant’Isidoro e Campomarino di Maruggio.

È possibile raggiungere alcune di queste località via autobus o in alternativa potreste noleggiare un’auto o uno scooter per godere delle sfumature del mare e degli odori della macchia mediterranea e, muoversi più agevolmente tra l’eventuale traffico estivo.

Monumenti religiosi

Chiesa S.S. Maria Assunta

Risale al XVI secolo, ma l’aspetto attuale è il frutto degli interventi di ricostruzione avvenuti nel 1700 dopo il crollo del 1689.

Ha una facciata a due ordini, il portale in pietra leccese è sormontato da un gruppo scultoreo della Vergine con putti e decori di fiori e frutta e presenta due nicchie laterali. La torre campanaria termina con una cupola maiolicata.

Lo spazio interno è suddiviso in tre navate da possenti pilastri ed è arricchito da tele di pregio, tra queste spicca quella del Cristo Morto del pittore leccese Serafino Elmo.

La Cappella della Madonna del Latte

E una piccola chiesetta del XVI secolo, sita a 3 km dal centro abitato, sulla Strada Provinciale Salice-Avetrana.

È luogo di pellegrinaggio dei salicesi da secoli, si recano infatti per invocare l’intercessione della Madonna del Latte affinché cada la pioggia nei periodi di grande siccità.

A lei si rivolgono anche le puerpere al fine di ottenere latte abbondante per poter nutrire i propri figli.

La Chiesa della Madonna della Visitazione

Nel 1660 il Marchese Giovanni Antonio Albricci ordinò la costruzione del convento dei Frati Minori, dove era già presente la chiesetta della Madonna del Soccorso.

Il piccolo edificio sacro diventò il presbiterio del nuovo complesso architettonico al quale venne dato il nome di Convento dei Frati Minori e Chiesa della Visitazione, perché al suo interno venne collocato il dipinto del Veronese, che illustrava la visita di Maria a Elisabetta.

Antiche Masserie

Antiche Masserie Salice Salentino

Un vero e proprio patrimonio culturale salentino è rappresentato dalle Masserie, queste antiche costruzioni sono un autentico esempio di architettura rurale.

Alcune sono rimaste fedeli all’uso per cui furono realizzate, altre invece sono state riconvertite in strutture ricettive, anche di charme, conservando comunque la cultura salentina più autentica.

Masseria Castello Monaci

Risale al ‘300, la sua costruzione si deve ai monaci Circestensi. L’esterno riserva tutto il fascino di un borgo antico, mentre l’interno con i suoi magnifici giardini e lo splendido Castello Monaci regala davvero un’atmosfera fiabesca.

Masseria San Giovanni

Ciò che rende unica questa Masseria è la sala ottagonale con una volta a otto vele e un imponente camino, oggi adibita a sala ristorante. È presente anche una suggestiva cappella risalente agli inizi del 1700.

Masseria Mazzetta

Nonostante risalga ai primi anni del ‘900, l’architettura e lo stile rappresentano appieno quello delle antiche masserie salentine.

Masseria Filippi

È una caratteristica Masseria del ‘700, nella quale vengono lavorati ancora prodotti caseari. Vanta una notevole attività agrituristica.

Masseria San paolo

È un ex monastero con soffitti a volta e pareti in pietra parzialmente esposta.

Alloggiare a Salice Salentino

Alloggiare a Salice Salentino

Sono diverse le opzioni a vostra disposizione, B&b, hotel, agriturismi, case vacanza, villaggi turistici, sia in formula residence o formula hotel.

Di seguito un elenco delle strutture meglio recensite:

  • B&B Casa Paradiso;

  • B&B Corte Regina Esther;

  • B&b Cafe' Fausu;

  • Mini Suite Salento;

  • Imperfect Home;

  • Monolocale del 1600;

  • Agriturismo Tenuta Margherita;

  • Agriturismo Marconi;

  • Qui hotel;

  • Hotel Vespucci;

  • Villaggio Punta Grossa.

Cosa fare e vedere nei pressi di Salice

Sicuramente le spiagge rappresentano una delle maggiori attrazioni del Salento, tra le più belle troviamo quelle di Porto Cesareo, come la celebre Spiaggia di Punta Prosciutto e quella di Marina di Pescoluse, meglio conosciuta come “Le Maldive del Salento

Immersioni presso il campo marino di Porto Cesareo

I fondali trasparenti di questo luogo vi permetteranno di avvistare diverse specie marine, pareti, grotte e antichi reperti storici come le Colonne Greco-Romane.

Tra le immersioni a Porto Cesareo più belle e suggestive che potreste fare da Punta Prosciutto a Porto Selvaggio vi consiglio quelle di Punta Lea, Grotta Cerianthus, Torre dell’alto e Grotta Marras, il Curvone e Torre Uluzzo.

Kitesurf a Porto Cesareo

Grazie alla presenza delle dune a pochi metri dalla spiaggia è possibile praticare il Kitesurf e diversi sport acquatici, un motivo in più per venire in vacanza non solo nel periodo estivo!

Escursioni in barca

Le escursioni in barca vi consentiranno di raggiungere baie, calette e grotte, di nuotare in veri angoli di paradiso e fare snorkeling su fondali di sabbia bianchissima.

È anche possibile organizzare eventi privati in barca.

Escursioni a cavallo

Un'esperienza indimenticabile per stare a contatto con la natura sono le escursioni a cavallo presso Porto Cesareo, che ci permettono di  vivere momenti indimenticabili in spiaggia, magari anche durante il tramonto. 

Ballare presso il lungomare Salentino

Lungo la costa sono presenti moltissimi stabilimenti balneari che di sera si trasformano in discoteche all’aperto.

Tour enogastronomico

Presso le Aziende Agroalimentari e le Masserie sparse nella zona, avrete la possibilità di degustare i prodotti e i vini del Salento.

Consigliamo di noleggiare una bici per un viaggio indimenticabile, alla ricerca dei sapori e degli odori dell’enogastronomia salentina, tra i colori e i profumi della campagna.

Dormire in un trullo

Soggiornare in un turno vi darà la possibilità di passare una vacanza alternativa tra la pace e la bellezza delle campagne salentine.

Partecipare agli eventi di paese

Partecipando ai vari eventi organizzati nei paesini, avrete la possibilità di conoscere ed immergervi nella cultura e nella storia locale.

Una sagra di paese, ad esempio, vi darà questa opportunità tra musica allegra e piatti tipici.

Da non perdere, se siete in zona ad agosto, è sicuramente “Calici di stelle”, un evento itinerante ricco di spettacoli ed eventi culturali, durante il quale, passeggiando tra le vie dei centri più affascinanti del Salento, avrete modo di degustare gli eccellenti vini locali.

Partecipare a “La notte della Taranta”

È una delle manifestazioni di musica popolare più significative d’Europa.

Il festival è itinerante, si apre a Corigliano d’Otranto e termina a Melpignano con il concertone finale al quale partecipano artisti di fama internazionale.

Visitare i parchi naturali

Il Salento vanta numerose aree protette e parchi naturali, come il Parco naturale di Porto Selvaggio e il Parco Naturale di Punta Pizzo e Dell’Isola di Sant’Andrea a Gallipoli.

Praticare attività fisica

Nei pressi di Salice non mancano di certo i campi da tennis o di calcetto dove poter disputare partite amichevoli e tenervi in forma durante le vostre vacanze.

Se siete degli appassionati di MTB, allora dovete assolutamente provare il percorso MTB di San Cosimo Park, con una distanza di 4.6 km completamente immersi nella natura.

Castello Monaci e torri costiere

Castello Monaci

Risale al XVI secolo, la facciata invece fu ricostruita nel XIX secolo. Il nome è da ricondurre all’insediamento di un gruppo di Monaci basiliani, infatti originariamente era un luogo di culto. Successivamente fu acquistato da diverse famiglie nobili e trasformato in residenza privata.

Al suo interno si trovano opere di notevole interesse storico e artistico.

Oggi è stato trasformato in un elegante struttura ricettiva. All’interno della proprietà si trovano un “museo del vino” e l’omonima azienda vinicola.

Torri costiere

Intorno al 1500, Carlo V per contrastare le continue incursioni dei pirati saraceni e dei turchi, ordinò la costruzione lungo la costa, di un sistema difensivo di torri costiere e fece fortificare quelle già esistenti.

Le torri d’avvistamento erano collegate visivamente in modo che potessero comunicare facilmente tra loro.

Erano quasi tutte accomunate da una pianta quadrata e una forma troncopiramidale.

La cisterna si trovava nel piano inferiore, la guardiola sulla terrazza e le catidoie in corrispondenza delle aperture.

I crolli di un gran numero di queste torri, testimoniamo la poca cura usata nelle costruzioni e lo stato di totale incuria e abbandono.

Dato il numero elevato di incursioni, la zona di Porto Cesario è ricchissima di costruzioni torriere, svettano infatti, Torre Sant’Isidoro, Torre Squillace, Torre Cesarea, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Uluzzo, Torre Colimena, Torre Borraco e la Torre di San Pietro in Bevagna.

Città da visitare

Città da visitare

LECCE

Lecce è una delle città più belle d’Italia, i capolavori artistici, le tradizioni, le caratteristiche viuzze del centro, la movida notturna e il buon cibo la rendono speciale.

A tal proposito vi raccomando di non andare via prima di aver assaggiato i famosi rustici e i pasticciotti leccesi!

PORTO CESAREO

In questa splendida località di Porto Cesareo, potrete fare passeggiate sull’incantevole lungomare o per le vie del centro tra negozietti e ristoranti, dove poter gustare i piatti tipici soprattutto a base di pesce.

Nel periodo estivo, sagre enogastronomiche, concerti con musica dal vivo e bancarelle, animano le vie del paese e lungo la litoranea non mancano i locali per chi ama ballare e vivere la notte.

OSTUNI

Le case tinte in calce bianca con i balconi ornati da gerani che si affacciano sulle piazzette del centro storico, le stradine e i vicoli popolati da negozietti di artigianato e ristoranti tipici, vi faranno respirare le atmosfere di una volta.

Partendo dalla piazza e percorrendo le stradine tortuose, arriverete al belvedere da cui potrete ammirare il suggestivo paesaggio della valle d’Itria, dalle distese di ulivi sino al mare.

MESAGNE

L’attrazione principale è senza dubbio il Castello, ma nel centro storico di Mesagne potrete trovare numerosi edifici di interesse storico culturale, in perfetto stile barocco e, molti locali in cui poter fare un aperitivo, assaporare prodotti tipici o piatti gourmet.

OTRANTO

Otranto vanta bellissime spiagge e paesaggi naturali, ma la parte più caratteristica risiede nel borgo antico, la cui bellezza è data non solo dalla Cattedrale e dal Castello Aragonese, ma anche dalle caratteristiche casette, scalinate e stradine che raccontano segreti e anni di storia. Le vie del centro pullulano di botteghe artigiane e localini che rendono vivo il centro sia di giorno che di sera.

GALLIPOLI

Il Castello Angioino, la Cattedrale, le varie Chiese, le spiagge e il parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, rendono la città di Gallipoli un mix perfetto tra storia, arte, mare e natura.

Inoltre, nel borgo antico troverete vari ristoranti dove poter gustare del buon pesce fresco e lounge bar nei quali potrete fare un aperitivo affacciati sul mare, prima di riversarvi nei locali più belli della costa.

ALBEROBELLO

Un giro tra i trulli di Alberobello è d’obbligo. Nelle viuzze del paesino, potrete godere di paesaggi fiabeschi, fare acquisti nelle botteghe d’artigianato e gustare buonissimi piatti tipici nei ristoranti-trullo della città.

CISTERNINO

Nelle viuzze di questo piccolo borgo, sarà possibile degustare la carne cotta ai fornelli fuori delle macellerie, peculiarità del posto. Non mancano vari locali dove fare un aperitivo o cenare nel bianco candore di questo centro.

Il belvedere regala uno scorcio sulle colline di vigneti e uliveti, sui quali Cisternino sembra dominare.

ORIA

Gli edifici storici, religiosi e culturali di questa cittadina raccontano anni di storia e tradizioni. Tra tutti, di particolare interesse sono il Castello e la Cattedrale, nella cui cripta è possibile osservare i corpi mummificati dei confratelli dell’Arciconfraternita della Morte.

Il centro storico di Oria nasconde non solo tanti bei ristorantini, ma anche tante bellezze e segreti, che ne dite di venire a scoprirli?

BRINDISI

Gli scorci medievali, le rovine dell’antica Roma, il Castello Alfonsino e il Castello Svevo, gli edifici religiosi e culturali e una passeggiata sul lungomare assieme alla splendida vista sul porto e sulla città regalata dalla terrazza del Monumento al Marinaio d’Italia, rappresentano sicuramente un buon motivo per visitare Brindisi!

Qual è la distanza da Lecce per arrivare a Salice Salentino?

Salice Salentino dista da Lecce circa 22 km.

Tramite treno, è possibile arrivare da Lecce alla stazione di Salice-Veglie, ma per muovervi in totale autonomia è consigliato il noleggio auto o moto.

Gastronomia: i prodotti tipici di Salice Salentino

Un vero tesoro gastronomico è rappresentato dall’olio extravergine di oliva e dal vino, ma le delizie del territorio sono svariate.

I taralli e le frise salentine, sono presenti ormai sulle tavole di tutta Italia.

Più difficili da reperire altrove, in quanto prodotti autoctoni, sono i “pizzi salentini”, le pucce, i rustici, i calzoni e i pasticciotti, che rappresentano sicuramente i prodotti più associati allo street food del posto.

I periodi di festa portano leccornie come le “Pittule” (palline di pasta di pane fritte) e i “purceddhuzzi” (dolcetti di farina fritti al sentore di agrumi) nel periodo natalizio e i“puddhricastri” (sia dolce che salati, con un uovo lesso al centro) e i “biscotti della salute” nel periodo pasquale.

Tra le paste fresche, le specialità sono i “maritati” e le “sagne ncannulate”.

Non perdetevi l’occasione di assaggiarle in loco, assieme ad altri piatti della tradizione come i “ciciri e tria” (piatto a base di ceci e pasta fritta), la “taieddhra” (versione salentina del riso patate e cozze) e la pitta (pizza rustica a base di patate)!

Salice Salentino vino

Gli archivi del Settecento e dell’’Ottocento, mostrano quanto la passione agricola fosse presente già all’epoca, in quel periodo aumentarono infatti le aree vitate.

La coltivazione di uva fu incoraggiata anche dai mercanti provenienti dal nord, il vino prodotto dai vitigni autoctoni "Negro Amaro" e dalle "Malvasie" era infatti molto richiesto.

La particolarità di questi e altri vitigni, hanno dato origine alla DOC protagonista del Salento, il Salice Salentino.

Nel corso degli anni il vino salentino è diventato “l’oro nero” del territorio.


Tags: Comune Gastronomia


Autore: Veronica Iurlaro


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