- Autore: Antonio Ottembrino
- Il 15 mag, 2020
- In Cultura
Castello di Gallipoli
La Città di Gallipoli per la sua posizione strategica, fu oggetto di importanti flussi economici.
La costruzione del Castello, avvenne dopo il 265 a.C, durante il dominio bizantino come alloggio dei legionari e come difesa della città.
Secondo alcuni storici, durante l‘epoca in cui Gallipoli faceva parte delle grandi colonie della Magna Grecia e poi anche nell’epoca romana, la città necessitava di un sistema difensivo.
Dalla genesi della costruzione, la struttura era composta da una sola torre detta Torrione, completata da un edificio. L’accesso al castello era possibile attraverso un ponte levatoio in legno, successivamente a causa delle numerose conquiste subite è stato oggetto di cambiamenti, fino alla sua eliminazione e la costruzione di una strada parallela.
Questo edificio insieme al Torrione, in epoche successive, divenne un Castello con una pianta quadrata e con piccole torri agli spigoli, fino al XVI secolo.
Importanti cambiamenti avvennero con la conquista dei Veneziani, nel 1484: la città vecchia divenne un'isola con un taglio dell’istmo, vale a dire il lembo di terra che univa la penisola su cui era posta Gallipoli alla terraferma.
Questa operazione poi fu completata, nel XVI secolo, dalla riconquista dagli Angioini e degli Aragonesi che per rendere più efficiente il sistema di difesa divenuto obsoleto, portarono alla realizzazione della cortina di levante, il Rivellino.
Tale struttura prettamente a scopo difensivo, indipendente dal Castello, ha una forma a puntone considerata rara, allungata verso l’esterno che funge da baluardo. Sul Rivellino vi erano cannoni e catapulte.
Oggi l’unico accesso alla Città vecchia è costituita dall’antico ponte ricco di storie e dettagli particolarmente affascinanti. Nel 2011 è stato intitolato alla memoria di Giovanni Paolo II.