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Comune di sava

Il comune di Sava in provincia di Taranto

La parte più antica del centro abitato sorge, in linea d’area, tra la CIttà di Lecce e quella di Taranto, per alcuni storici lungo il Limitone dei Greci che un tempo figurava come divisione di due popoli nemici, Longobardi e Bizantini.

Realizzata intorno al 1500, la parte più antica della Città di Sava è formata dalla Chiesa Mater Domini, la Chiesa della Croce e la Chiesa Madre che formano un triangolare con le vie più storiche tra cui via Dante, via Cesare Battisti, via Bellinzona e via Bendetto.

Come gran parte del territorio salentino, anche nel territorio di Sava sono stati ritrovati alcuni resti di uomini vissuti intorno al 300 a.C., attestando la presenza del popolo Messapico.

Sull’origine del nome ci sono diverse interpretazioni, tra cui Sava come plurale di Sabuum, che significa "detrito antico" e il cognome Sava che deriva da una nobile famiglia di origine romana.

Eventi e sagre

La popolazione “savese” festeggia diversi eventi enogastronomici, che riportano in vita antiche tradizioni del territorio.

Sagra eventi

Durante il mese di marzo viene organizzato il pellegrinaggio della Festa della Madonna di Padano e, come in altri piccoli borghi come Erchie, Avetrana, tipico appuntamento dell’anno è San Giuseppe tempo in cui vengono allestite delle tavolate con prodotti tipici del territorio.

Durante il mese di giugno la festa del Santo patrono Giovanni Battista, che oltre al rito religioso accompagnato da tradizione con musica da banda, viene celebrato con concerti di pizzica e un torneo storico.

Non a caso, nel mese di settembre viene celebrata “Benvenuta Vendemmia”,riprendendo ciò che rappresenta parte della cultura del popolo, vecchie usanze e processi lavorativi utilizzati in passato, rivivendo il fascino della vendemmia.

Sono numerose le architetture religiose da visitare:

  • Santuario della Madonna di Pasano;
  • Chiesa Madre;
  • Chiesa di San Francesco ed ex Convento francescano;
  • Chiesa dell'Immacolata Vecchia;
  • Ex Chiesa di Santa Filomena;
  • Chiesa della Croce;
  • Chiesa dei Santi Medici;
  • Chiesa della Mater Domini;
  • Chiesa della Sacra Famiglia;
  • Cappelle votive;
  • Colonna di San Giovanni;

Consigliamo alcuni siti archeologici:

  • Limitone dei Greci;
  • Area archeologica di Aliano;
  • Area archeologica delle Petrose;
  • Sava sotterranea;
  • Necropoli di Castelli;
  • Grotta di Grava Palombara;
  • Grotta della Campana d'Oro;

Tra le costruzioni più rilevanti vi è il Convento di S. Francesco, una delle chiese più belle di tutto il Salento. Al suo interno troviamo un’importante biblioteca e un Museo Missionario CInese e di Storia Naturale, in cui si possono ammirare oggetti custoditi dai missionari in Oriente, come: sete, armi, strumenti musicali, fossili, minerali, conchiglie e oggetti di porcellana.

Cosa fare a Sava

Sava è a poca distanza dalle coste e sono numerose le distese di sabbia lungo le quali si alternano zone scogliere e fantastici lidi.

Campomarino e San PIetro in Bevagna sono le località balneari che distano a circa 25 minuti dal comune di Sava e sono le più riconosciute dai giovani sia per le meravigliose spiagge e sia per poter fare piacevoli passeggiate, utilizzando anche una bici o noleggiando uno scooter. Di grande importanza naturale sono le Dune di Campomarino che fanno da cornice per diversi chilometri, includendo la Spiaggia di Monaco Mirante fino a quella di Campomarino. Nel centro storico di Sava, tra le piccole vie, sono conservate antiche costruzioni del XVI come il Palazzo Baronale realizzato in tufo locale, al cui interno è situato un Frantoio Ipogeo, scavato nella roccia, e utilizzato come centro di lavoro per l’olio.


La tradizione del vino

La storia che lega Sava alla produzione del vino ha origini antiche. In queste terre infatti venivano prodotti i “mera tarantini”, i prestigiosi vini prodotti nel territorio dell’antica Aulonia, tanto apprezzati da Orazio che li paragonava al famoso Falerno, vino prodotto in Campania, di cui si rammentano le doti di longevità, austerità e forza.

La tradizione del vino

Molto probabilmente ciò che lega la Puglia alle origini del Primitivo sono gli illiri, un popolo che abitava la parte occidentale della regione balcanica, molto devoto alla coltivazione della vite.

Andando nei tempi più vicini a noi, inizialmente era noto come Primitivo di Sava, che divenne Primitivo di Manduria per l’affermarsi della Città di Manduria come principale fornitore e snodo ferroviario per la distribuzione fuori regione dopo il secondo dopoguerra.


Autore: Antonio Ottembrino


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